1 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 15) Per cambiare dimensione di coscienza, hai bisogno di aiuto. Talvolta può non essere nella forma di una persona concreta, basta una presenza sottile o un lampo dell'intuizione, ma l'aiuto ci vuole. Il sé interno scruta e attende che il figlio torni al padre. Al momento giusto, dispone tutto con affetto e efficienza. Se occorre un messaggero o una guida, manda il maestro a espletare il necessario.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 123) È molto importante capire che è l'insegnamento che conta, non la persona del maestro. Ricevi una lettera che ti fa ridere o piangere. Il postino non c'entra. Così, il maestro ti dà solo le buone notizie sul vero te stesso, e ti mostra la via per tornarvi. In un certo senso, è il messaggero del sé. Gli informatori possono essere tanti, ma il messaggio è uno solo: sii ciò che sei. Ovvero: finché non conosci te stesso, non puoi sapere chi è il vero maestro. E dopo che ti sei realizzato, scopri che tutti i maestri che hai incontrato hanno contribuito al tuo risveglio, il quale è la prova che il maestro era vero. Perciò, prendilo com'è, fa' ciò che ti dice con zelo e serietà, e affidati al cuore, che ti avverta se qualcosa va storto. Se s'instaura il dubbio, non combatterlo. Consègnati a ciò che è indubbio, e lascia il dubbio a se stesso.

























2 Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 96) Vivere è l'unico scopo dell'esistenza. Il sé non s'identifica col successo e la sconfitta; l'idea stessa di diventare questo o quello, gli è estranea. Il sé sa che la riuscita e la sconfitta sono relative e in rapporto reciproco, l'ordito e la trama nel tessuto della vita. Impara da ambedue, e va' oltre. Se non hai imparato, ripeti.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 141) Il mondo non è che uno spettacolo, scintillante e vuoto. È, eppure non è. Finché voglio vederlo e prendervi parte, è lì. Quando cesso di occuparmene, si dissolve. Non ha causa, è senza scopo.

























3 Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 177) Come un bruscolino nell'occhio producendo un'infiammazione può cancellare il mondo, così l'idea errata, "Sono il corpo-mente", fa ripiegare su se stessi e così oscura l'universo. È inutile combattere il senso di essere una persona limitata e separata finché non ne sono messe a nudo le radici. L'egoismo è radicato nelle idee sbagliate di se stessi.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 106) Lava la macchia, e gli occhi ti saranno inondati di luce. La luce è lì: ti aspetta. Anche gli occhi sono pronti. Il buio che vedi non è se non l'ombra della macchiolina. Lìberatene, e torna al tuo stato naturale.

























4 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 99) Non vi serve aiuto, solo un consiglio. Ciò che cercate è già in voi. Prendete il mio caso. Non ho fatto nulla per realizzarmi. Il maestro mi disse che la realtà era in me; mi guardai, e vidi che era lì, esattamente come lui mi aveva detto. Vedere la realtà è tanto semplice quanto guardarsi allo specchio, purché sia terso e verace. Per riflettere la realtà, occorre che la mente sia quieta, non distorta dai desideri e dalle paure, sgombra di idee e opinioni, nitida a tutti i livelli. Sii limpido e quieto, vigile e distaccato: tutto il resto verrà da sé.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 158) Presto o tardi scoprirai che, se vuoi davvero trovare, devi scavare in un solo posto: dentro.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 107) Tutto ciò che ti occorre è smettere di cercare all'esterno quello che puoi trovare solo dentro di te.





















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