1
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 98) Il tempo e lo spazio sono mentali. Anche la legge di causa-effetto è un modo di pensare. In realtà tutto è qui e ora, unico. La molteplicità e la differenza sono solo nella mente.
2
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 126) Dell'inconoscibile parla solo il silenzio. La mente può parlare di ciò che conosce. Se indaghi con cura, il conoscibile dilegua, e solo l'inconoscibile resta. Ma al primo guizzo d'immaginazione e interesse, l'inconoscibile si oscura, e torna alla ribalta il conosciuto. Il noto, il mutevole, è ciò con cui vivi; l'immutabile non ti serve. È solo quando sei sazio del mutevole e spasimi per l'immutabile, che sei pronto a volgerti verso ciò che la mente non può che descrivere come vuoto e tenebra. Infatti, essa è avida di contenuto e varietà, mentre la realtà le si mostra vuota e invariabile.
3
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 88) Non c'è niente di sbagliato nella dualità finché non crei il conflitto. Una molteplicità e una varietà senza tensione sono gioia. Nella pura coscienza c'è la luce. Perché venga il calore, occorre il contatto. Al disopra dell'unità dell'essere c'è l'unione dell'amore. L'amore è il significato e lo scopo della dualità.
4
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 138) Io non parlo mai di differenze. Per me non ce ne sono. Altrimenti, mostramele tu. Ma se mi capisci, non parlerai più di differenze.
5
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 24) L'universo oggettivo ha una struttura, è ordinato e bello. Nessuno può negarlo. Ma struttura, modello, progetto, implicano restrizione e costrizione. Il mio mondo è assolutamente libero; tutto si determina da sé. Perciò continuo a dire che tutto accade da sé. Anche nel mio mondo c'è ordine, ma non è imposto da fuori. Avviene spontaneamente e immediatamente fuori del tempo. La perfezione non è nel futuro. È ora.
6
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 187) Certo, io sono dappertutto e sempre. Per me è tanto ovvio quanto per te lo è la libertà di movimento. Immagina un albero che chieda a una scimmia: "Davvero dici che puoi muoverti a volontà?". E la scimmia: "Sì, certo".
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 189) Infinito è il tempo, anche se è limitato, l'eternità è in quest'attimo, ora. Ci sfugge, perché la mente fa la spola tra il passato e il futuro. Non si arresta per inchiodarsi sull'ora. Il che si può fare con relativa facilità, se si desta l'interesse.
7
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 198) La finestra è l'assenza del muro, e procura aria e luce perché è vuota. Svuòtati di ogni contenuto mentale, di ogni immaginazione e sforzo, e sarà l'assenza di ostacoli che farà fiottare la realtà.
8
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 177) Ma proprio il tuo altruismo è egoista, nutrito e alimentato, com'è, dal tuo io. In realtà, gli altri t'importano solo in quanto magnificano l'immagine che hai di te stesso.
9
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 52) Niente che conti può accadere a una mente che sa esattamente ciò che vuole. Perché niente di ciò che la mente possa immaginare e volere, vale davvero.
10
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 43) Se scarti ogni motivazione egoistica appena la scorgi, non avrai bisogno di cercare la verità: sarà essa a trovarti.
11
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 86) Ostacoli alla saggezza sono le idee sbagliate e i desideri che portano ad azioni sbagliate, causando la dissipazione e la debolezza della mente e del corpo. La scoperta e l'abbandono del falso nella mente, rimuovono ciò che impedisce al reale di entrarvi.
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