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Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 98) Il tempo e lo spazio sono mentali. Anche la legge di causa-effetto è un modo di pensare. In realtà tutto è qui e ora, unico. La molteplicità e la differenza sono solo nella mente.
2
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 181) Il senso del qui-ora è con te ovunque e sempre. Questo significa che non dipendi dallo spazio e dal tempo, che essi sono in te, non te in loro. La sensazione di finitezza dipende dall'identificazione con il corpo, limitato com'è nello spazio e nel tempo. Nella realtà sei infinito ed eterno.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 74) Per situare un oggetto o un fatto, occorrono lo spazio e il tempo; ma ciò che è senza tempo e senza spazio resiste a ogni trattamento.
3
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 60) Il nostro atteggiamento usuale è di affermare "Sono questo". Prova a separare l'"io sono" dal "questo", e cerca di avvertire che significa essere, essere soltanto, senza "questo" o "quello".... e coglierai il tuo essere illimitato.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 22) Smetti di immaginare che sei o che fai questo o quello, e scoprirai che la fonte e il fulcro di tutto è dentro di te. A quel punto amerai, e sarà un grande afflato, senza scelta, predilezione o attaccamento, la forza che rende tutte le cose care, e degne d'amore.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 38) È la tua idea fissa di dover essere questo o quello, che ti acceca.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 159) I tuoi problemi nascono dal fatto che ti sei definito e perciò limitato. Quando smetti di crederti "questo" o "quello", ogni conflitto cessa [...] Ti sei confinato nello spazio e nel tempo, compresso nella spanna di una vita e nel volume di un corpo, suscitando i conflitti della vita e della morte, del piacere e del dolore, della speranza e della paura. Non puoi sbarazzarti dei problemi, senza prima abbandonare le illusioni.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 183) Il tuo fardello sono le false auto-identificazioni: abbandonale tutte.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 43) Se cerchi la realtà, devi liberarti di tutti gli sfondi, le culture e i modelli di pensiero e sentimento. Persino dell'idea di essere uomo o donna, o di essere umano addirittura. L'oceano della vita contiene tutto, non solo ciò che è umano. Così, prima di tutto, abbandona ogni auto-identificazione, smetti di pensarti così e così, in un modo o nell'altro, come "questo" o "quello". Elimina l'interesse personale, non preoccuparti del tuo benessere, materiale o spirituale, abbandona ogni desiderio, basso o elevato, smetti di pensare ai risultati. Qui, ora, sei completo, non ti occorre nulla.
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Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 133) Basterà che tu tocchi la realtà dentro di te, e scoprirai che non faccio che descrivere ciò che ti è vicinissimo e diletto.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 80) Immagini che la verità si lasci indicare e che ti si dica: "Guarda, eccola qui". Non è così. La verità non è il risultato di uno sforzo, o la fine di un percorso. È qui, ora, nella stessa tensione a cercarla. È più vicina di quanto non lo siano la mente e il corpo, più vicina dell'"io sono". Non la vedi perché guardi troppo in là, fuori del tuo fondo più riposto.
5
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 171) Non sono una persona nel tuo senso del termine, benché possa apparire a te come una persona. Sono quell'oceano infinito di ogni esistenza e conoscenza in cui tutto accade. Non c'è niente da cui mi senta separato, quindi sono tutto. Nessuna cosa è me, io perciò non sono nessuna cosa. Lo stesso potere che fa bruciare il fuoco e fluire l'acqua, germogliare i semi e crescere gli alberi, mi fa rispondere alle tue domande.
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Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 184) Presto scoprirai che la quiete e la felicità ti appartengono naturalmente, e che il cercarle come se dovessi raggiungerle, è ciò che ti turba. Lìmitati a evitarlo. Non cercare. Non potresti inseguire quello che già non hai. Sei Dio, la Realtà Suprema. All'inizio da' fiducia al maestro.
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