1 Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 81) Dio non crea una cosa perché serva a un'altra. Ognuna è fatta per il proprio bene, e perciò non interferisce. Utilizzi cose e persone per renderle dipendenti le une dalle altre, e per distruggere il mondo e te.

























2 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 168) Affrontare tutte le vicissitudini della vita è una penitenza sufficiente! Non occorre che ti inventi altri guai. Affrontare gioiosamente qualunque cosa la vita ti porti, è tutta l'austerità che ti occorre.

























3 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 178) Il karma, o destino, è l'espressione di una legge benefica: la tendenza universale è all'equilibrio, all'armonia e all'unità. In ogni momento, tutto ciò che accade ora, è per il meglio. Può sembrare brutto e doloroso, un patimento amaro e insensato; tuttavia, rispetto al passato e all'avvenire, è per il meglio, l'unica via d'uscita a una situazione infelice.

























4 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 12) Se avessi detto "devo" essere libero, ne avrei fatto un ragionamento. Invece, inaspettatamente, senza sforzo, fui libero.

























5 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 65) Naturalmente (se usi la volontà per controllare la mente, non farai che rafforzare l'io). Quando combatti, inviti alla lotta. Ma quando non resisti, non incontri alcuna resistenza. Se ti rifiuti di giocare, sei fuori del gioco.
Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 170) Fa' ciò che ti senti di fare, senza essere prepotente con te stesso! La violenza potrà solo renderti duro e rigido. Non lottare con quelli che ti sembrano degli ostacoli sulla via. Osservali, indaga. Basta che tu ti interessi ad essi. Lascia che tutto, bene o male, accada. Ma non farti travolgere da ciò che accade.

























6 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 143) Ogni maestro ha un metodo, che rispecchia quasi sempre sia l'insegnamento del suo guru, sia la via che egli ha personalmente intrapreso; e anche una particolare terminologia. Dentro questo schema, si fanno gli adattamenti intonati alla personalità del discepolo. Gli si dà piena libertà di pensiero e ricerca, e lo si stimola a interrogare il contenuto del cuore.

























7 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 17) Quale che sia la situazione, se è accettata è piacevole; se no, è dolorosa. Non importa che cosa la rende accettabile: la causa può essere fisica, psicologica o di altra natura; ciò che conta è l'accettazione. Inversamente, la sofferenza deriva dalla non-accettazione.

























8 Vedi Maharaj:
(I1 a pag. 142) Finché non sarai nel mio stato, avrai Creatori, Preservatori e Distruttori; ma quando sarai con me, conoscerai il Sé e rifletterai te stesso in tutto.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 68) Ciò che possiedi veramente, non puoi perderlo.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 132) Il tuo aver coscienza qui di quello che chiami trasmissione di sapienza, mostra che la sapienza non è stata ancora trasmessa. Quando ce l'hai, non ne sei cosciente. Non poni mente a ciò che è veramente tuo. Invece sei cosciente di ciò che non è né te né tuo. Tuo è il potere della percezione, non ciò che percepisci.

























9 Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 100) Prima di tutto convinciti che non sei la persona che credi, e che l'immaginazione ti suggerisce. Non hai padre né madre, non sei nato, non morirai. O credi a ciò che dico, o ci arrivi da te, studiando e indagando. La via della fede incondizionata è rapida, l'altra è lenta e sicura. Ambedue si collaudano con l'azione. Agisci secondo ciò che ritieni vero: per questa via arrivi alla verità.
Vedi Maharaj:
(I2 a pag. 119) Hai volontà ed energia a sufficienza per il primo passo. E ogni passo genererà l'energia sufficiente per il successivo. L'energia viene con la fiducia, e questa con l'esperienza.





















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