1 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 70) Se tu possiedi una volontà giusta, niente ti mancherà: né amore, né umiltà, né alcuna virtù. Ciò che tu vuoi con tutta la tua volontà, tu lo possiedi, e non te lo può togliere né Dio né alcuna creatura, purché la tua volontà sia integra e veramente divina, e applicata al presente. Non devi dire perciò: Vorrei..., giacché questo rimanda al futuro, ma invece: Voglio che ora sia così.

























2 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 9) L'avvenire e il passato sono là in un unico ora.

























3 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 111) Quel che è accaduto da mille anni, e che accadrà tra mille anni, e che oggi accade, è una sola cosa nell'eternità. Così, quel che Dio ha fatto e creato da mille anni, o farà tra mille anni, e che fa ora, non è niente altro che una sola opera. Perciò l'uomo, che è sollevato al di sopra del tempo nell'eternità, opera con Dio quel che Dio ha operato da mille anni, e tra mille anni farà. Anche questa è cosa da credere per le persone rozze, ma cosa da sapere per quelle sagge.

























4 Vedi Eckhart:
(E6, num. 23) Il passato, dunque, e il futuro, dato non rilucono né hanno luogo nell'essere, non sono conosciuti nell'essere o per mezzo dell'essere, perché lì non vi sono; e questa è una proprietà dei non-enti, di essere conosciuti nel non sapere. Infatti questo soltanto si sa davvero di essi: che non si conoscono. Le cose passate e quelle future sono infatti tali da non essere. Questo, infatti, è l'essere passato: non essere.
Vedi Eckhart:
(E7, num. 171) In Dio non c'è niente di passato, niente di futuro, ma tutto è presente, giacché né il passato né il futuro sono, se non in quanto si riconducono al presente. Infatti ciò che non è presente, non è neppure ente.
Vedi Eckhart:
(E8, num. 33) È chiaro che il passato e il futuro in quanto tali non sono in Dio, né Dio è in essi, dato che non hanno essere.

























5 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 176) Per Dio nulla muore; tutte le cose vivono in lui.

























6 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 158) La più piccola immagine creata che si forma in te, è tanto grande quanto lo è Dio. Perché? Perché essa è per te un ostacolo ad un Dio totale. Proprio là dove entra l'immagine, Dio deve uscire, insieme a tutta la sua Divinità. Ma quando questa immagine esce, Dio entra.





















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