1 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 62) V'è nell'anima qualcosa in cui Dio è nella sua nudità [...] Io dico che Dio, continuamente ed eternamente, è stato presente in questo qualcosa, e che in esso l'uomo è uno con Dio. Non v'è qui affatto bisogno di grazia, perché la grazia è creata, e niente di creato interviene qui, perché nel fondo dell'essere divino, dove le tre Persone sono un solo essere, l'anima è una secondo questo fondo. Perciò, se lo vuoi, sono tue tutte le cose, e Dio. Distaccati dunque da te stesso e da tutte le cose, e da tutto quel che sei in te stesso, e cogliti secondo quel che sei in Dio.

























2 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 199) Perché stupirsi se il malato non trova gusto al cibo ed al vino? Egli non ha il vero sapore del cibo e del vino, perché la lingua ha una patina, un rivestimento, con cui percepisce il cibo, e che è amaro, secondo la natura della malattia. Le cose non possono giungere là dove avrebbero sapore; esse sembrano amare al malato, ed a ragione, giacché la patina e il rivestimento che ricopre la sua lingua devono fargliele sembrare amare. Finché questo spessore non se ne va, niente ha il suo vero sapore. Finché non è allontanato da noi quello spessore che ci separa da Dio, noi non gustiamo Dio come è in sé, e la nostra vita sembra spesso amara e triste.

























3 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 197) Non vi è ad esso alcun accesso, ma solo un esser giunti.
Vedi Eckhart:
(ED a pag. 148) Come giunge colui che è immutabile e come giunge chi è ovunque? Da chi arriva colui che è in tutti i cuori?

























4 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 270) Si chiama invero strada, ma è piuttosto un essere in casa propria, ed è contemplare Dio immediatamente nel suo proprio essere.

























5 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 128) Gesù si rivela nell'anima con la saggezza infinita che egli stesso è [...] Quando questa saggezza si unisce all'anima, ogni dubbio, ogni errore, ogni tenebra le vengono del tutto tolti [...] Allora è con Dio che Dio è conosciuto nell'anima; allora, con questa saggezza, essa conosce se stessa e tutte le cose.

























6 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 228 segg.) Vuoi sapere se è nato il tuo bambino, ovvero se tu sei stato fatto figlio di Dio? Finché hai dolore nel tuo cuore per qualcosa, fosse anche per il peccato, il tuo bambino non è nato. [...] Getta via ogni dolore, affinché nel tuo cuore non vi sia che gioia perenne. Allora è nato il bambino. Se il bambino è nato in me, il mio cuore non si commuoverebbe neppure vedendo uccidere davanti ai miei occhi mio padre e tutti i miei amici.

























7 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 137) V'è qualcosa nell'anima da cui fluiscono la conoscenza e l'amore, e questo qualcosa non conosce e non ama, come invece fanno le potenze dell'anima. Chi conosce questo qualcosa, sa dove risiede la beatitudine.

























8 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 138) Allora io sono quello che ero, e non aumento né diminuisco, perché là sono una causa prima immobile, che muove tutte le cose.

























9 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 114) Devi sapere che l'uomo esteriore può avere un'attività, mentre l'uomo interiore permane del tutto libero ed insensibile.

























10 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 111) Talvolta si manifesta nell'anima una luce, e l'uomo immagina che sia il Figlio, ma tuttavia è soltanto una luce. Infatti, quando il Figlio diviene manifesto nell'anima, si manifesta anche l'amore dello Spirito santo. Perciò io dico che è essenza del Padre generare il Figlio, ed essenza del Figlio che io sia generato in lui e secondo lui; essenza dello Spirito santo è che io sia consumato in esso, totalmente fuso in esso, e divenga completamente amore.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 201) Nostro Signore dice: Nessuno comprende la mia parola e il mio insegnamento, a meno di avere rinunciato a se stesso. Infatti, chi deve ascoltare la parola di Dio, deve essere completamente distaccato. Chi intende è identico a ciò che è inteso nella Parola eterna. Tutto ciò che il Padre eterno insegna, è il suo essere, la sua natura, tutta la sua Divinità; egli ce la rivela completamente nel suo Figlio unigenito, e ci insegna ad essere questo stesso Figlio.

























11 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 189) È così per le persone che vivono nella ignoranza: non sanno cosa è Dio, e sembra loro e si immaginano di vivere, ma un tale sapere non viene da Dio.
Vedi Margherita:
(MP, cap. 138) Chi vuol capire questo stia in guardia dagli inganni della Natura, perché tanto sottilmente come il sole estrae fuori l'acqua dalla stoffa, cosa che non si nota quando si guarda, così la Natura s'inganna senza accorgersene.

























12 Vedi Margherita:
(MP, cap. 99) Chi è nell'essere è sovrano su tutte le cose.
Vedi Eckhart:
(ED a pag. 140) L'uomo diventa signore di ogni creatura.

























13 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 70) Se il falegname fosse perfetto nella sua opera, non avrebbe bisogno di materiali: la casa sarebbe compiuta appena pensata. Tali sono le opere di Dio: appena Egli le pensa, subito sono compiute, in un 'ora' presente.





















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