1 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 81) Quando io ritorno in "Dio" e non rimango fermo là [...] quando pervengo nel fondo, nel terreno, nella corrente e nella fonte della divinità, nessuno mi chiede da dove venga o dove sia stato. Nessuno là ha sentito la mia mancanza, e là "Dio" si dissolve.

























2 Vedi Margherita:
(MP, cap. 110) Ora invece l'Anima dimora nel nulla, perché Amore vive in lei, e lei così è senza di lei; perciò non c'è mai niente di sé che la renda triste o felice: il Pensiero non ha più signoria in lei.

























3 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 136) In quell'essere di Dio, però, in cui Egli è al di sopra di ogni essere e di ogni differenza, là ero io stesso, volevo me stesso e conoscevo me stesso, per creare questo uomo che io sono.
Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 61) In questa luce, come ho detto, il Padre non conosce alcuna differenza tra te e Lui, né alcun vantaggio, più o meno, che tra Lui e questa stessa Parola. Infatti il Padre e tu stesso e tutte le cose e la Parola stessa sono una cosa sola nella luce.

























4 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 132) Quando ero nella mia causa prima, non avevo alcun Dio, e là ero causa di me stesso. Nulla volevo, nulla desideravo, perché ero un puro essere, che conosceva se stesso nella gioia della verità. Allora volevo me stesso e niente altro; ciò che volevo lo ero, e ciò che ero, lo volevo, e là stavo libero da Dio e da tutte le cose.

























5 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 80) Dio opera, la divinità non opera, non ha niente da operare, in lei non è alcuna opera; mai ha guardato ad un'opera. Dio e la divinità sono separati dall'agire e dal non agire.

























6 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 70) Se il falegname fosse perfetto nella sua opera, non avrebbe bisogno di materiali: la casa sarebbe compiuta appena pensata. Tali sono le opere di Dio: appena Egli le pensa, subito sono compiute, in un 'ora' presente.

























7 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 134) Perciò questo qualcosa [nell'anima da cui fluiscono la conoscenza e l'amore] è privato anche del sapere che Dio opera in esso; piuttosto esso gode in se stesso, come fa Dio.

























8 Vedi Margherita:
(MP, cap. 5) Come e di cosa potrebbe quest'Anima aver paura?

























9 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 158) Così dovrebbe un uomo veramente spirituale essere elevato in una effettiva pace, immutabile nelle opere divine. Un uomo spirituale dovrebbe vergognarsi di essere così facilmente mutato dalla afflizione, dall'ira e dal dispiacere. Un tale uomo non è mai stato davvero spirituale.

























10 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 269) Io e te, una volta che la luce eterna ci ha avvolti, siamo una cosa sola.

























11 Vedi Margherita:
(MP, cap. 82) Un fiume che viene dal mare ha un proprio nome [...] ma quando quel fiume rientra nel mare, perde la forma ed il nome [...] Parimenti accade a quest'Anima.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 116) Quando l'anima giunge là, essa perde il suo nome, e Dio l'attira in sé, in guisa tale che essa non è più niente in sé, nello stesso modo con cui il sole attira in sé l'aurora, tanto che essa viene annientata.

























12 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 160) Nella volontà di Dio tutte le cose sono, e sono qualcosa, sono accette a Dio e perfette; fuori della volontà di Dio, tutte le cose sono nulla, non piacciono a Dio e sono imperfette.

























13 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 256) Devi fonderti nel suo essere suo, e così il tuo "tuo" nel suo "suo" deve diventare completamente un "mio".





















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