Lipsia si trova a circa 70 chilometri a sud di Cöthen.
Johann Kuhnau (1669-1722), compositore, organista e teorico, fu Cantor a Lipsia dal 1701.
Georg Philipp Telemann (1681-1767) fu uno dei più prolifici compositori di tutti i tempi: basti dire che scrisse qualcosa come 1500 cantate sacre (contro le circa 190 di Bach!), 49 passioni, 18 oratori, 25 opere, 120 concerti e qui mi fermo (io, non lui...). Bach se lo trovò tra i piedi più di una volta, anche a Weimar, ricordate?
I rapporti fra i due erano assai probabilmente amichevoli: mancano documenti ufficiali, ma si sa che Telemann fu padrino di Carl Philipp Emanuel, il quale mantenne col padrino un fitto scambio di affettuosa corrispondenza. Alla morte di Telemann, fu proprio Carl Philipp Emanuel a succergli ad Amburgo.
"Il rapporto di padrinato con Telemann fu perciò tutt'altro che momentaneo, anche se resta per noi una curiosità proibita che cosa Johann Sebastian pensasse delle musiche dell'amico. Händel diceva che 'Telemann scrive un mottetto a otto voci con la stessa facilità e velocità con cui un altro scrive una lettera'. È difficile, in espressioni come queste, discernere l'ammirazione, l'invidia e il disprezzo; ma accanto alla prolificità di Telemann, sia Bach che Händel ci fanno la figura dei pigri" (Buscaroli, p. 333).
Johann Cristoph Graupner (1683-1760), fu allievo di Kuhnau e studiò legge a Lipsia. Operò in seguito anche ad Amburgo e a Darmstadt, come Capellmeister.
Lo sipendio di base era basso, però una fitta pioggerella di extra (matrimoni, funerali, servizi speciali ed altro) lo poteva rimpinguare ben bene, tanto da superare, quasi raddoppiare, quello già alto di Cöthen.
Per la precisione:
Con 'caratteristiche teatrali' bisogna intendere tutto quel che di nuovo si respirava in quegli anni, anche nella musica da chiesa, anche - e soprattutto! - in Bach: lo stile concertante, i ritmi di danza, l'aria col da capo. Bach non si preoccupò assolutamente di simili idioti divieti, e gliene siamo immensamente grati.
Era S. Nicola la chiesa principale della città, anche se tutte le (povere...) forze della musica da chiesa di Lipsia venivano dalla scuola di S. Tommaso.
Per il testo di Matteo seguo la versione ufficiale CEI:
Evangelista (tenore) |
Mentre Gesù si trovava a Betania, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso ['köstliches Wasser' nel tedesco della Passione], e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: |
Discepoli (coro) |
Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri. |
Evangelista (tenore) |
Ma Gesù, accortosene, disse loro: |
Gesù (basso) |
Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei. |