1 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 70) Se il falegname fosse perfetto nella sua opera, non avrebbe bisogno di materiali: la casa sarebbe compiuta appena pensata. Tali sono le opere di Dio: appena Egli le pensa, subito sono compiute, in un 'ora' presente.

























2 Vedi Margherita:
(MP, cap. 47) Quest'Anima è in pace ovunque perché porta la pace con sé, e quindi tutti i luoghi e tutte le cose le sono convenienti.

























3 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 57) E se non è né bontà, né essere, né verità, né Uno, che cosa è dunque? È il nulla, né questo né quello. Se tu pensi ancora che è qualcosa, non è quello. Dove dunque l'anima deve cogliere la verità? Non la trova là dove essa è stabilita nell'unità, nella prima purezza, nell'impressione della pura essenza? Non trova là la verità? No, non trova là da cogliere la verità; ma piuttosto è di là che procede la verità, di là che è uscita.

























4 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 198) Questa potenza dell'anima non sa nulla dell'ieri né dell'avantieri, del domani o del dopodomani, giacché nell'eternità non v'è né ieri né domani, ma solo l'istante presente: ciò che è stato mille anni fa e ciò che sarà tra mille anni, è presente, e nello stesso modo lo è quello che sta dall'altra parte del mare. Questa potenza coglie Dio nella sua nudità.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 77) Dio è Dio del presente: ti accoglie quale ti trova; non come eri, ma come sei.

























5 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 51) In verità, se tu fossi veramente uno, resteresti uno anche nella diversità, e la diversità diverrebbe uno per te e non potrebbe ostacolarti assolutamente in nulla. L'uno rimane ugualmente uno in mille volte mille pietre come in quattro pietre, e mille volte è altrettanto un numero semplice quanto quattro è un numero.

























6 Vedi Margherita:
(MP, cap. 90) Coloro che sono liberi fanno tutto quel che loro piace, se non vogliono perdere la pace, poiché sono giunti allo stato di libertà, sono cioè passati dall'esercizio delle Virtù all'Amore, e dall'Amore al nulla.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 92) Prima di tutto, bisogna impegnarsi per prendere delle salde buone abitudini. Se, infatti, un uomo non esercitato volesse agire come uno esercitato, non farebbe nulla di buono e si perderebbe totalmente. Soltanto quando l'uomo si è prima liberato di tutte le cose, rendendole estranee a se stesse, può applicarsi con prudenza alle opere, dedicandovisi senza scrupolo o privandosene senza difficoltà.

























7 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 21) Se uno possedesse l'arte e la potenza di concentrare in un ora presente il tempo e tutto quel che è avvenuto nel tempo per seimila anni, e che ancora avverrà fino alla fine - quella sarebbe "pienezza del tempo". Questo è l'ora dell'eternità, nel quale l'anima conosce in Dio tutte le cose, nuove e fresche e presenti, nella stessa gioia che ho nell'attimo presente.

























8 Vedi Margherita:
(MP, cap. 9) Tali Anime non sanno se sono buone o cattive, non hanno alcuna conoscenza di sé, non sanno giudicare se sono convertite o pervertite.

























9 Vedi Eckhart:
(E3 a pag. 115) Non c'è essere umano così malvagio da commettere il peccato per malizia: anzi, lo compie per desiderio d'amore. Un uomo colpisce a morte un altro: non lo fa per compiere il male, ma perché gli sembra che, finché l'altro vive, egli non possa mai aver pace; vuole cercare gioia nella pace, perché la pace è degna d'amore.

























10 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 117) Quando il distacco giunge al culmine, la sua conoscenza lo rende non più conoscente, il suo amore lo rende non amante, la luce lo rende tenebroso.

























11 Vedi Margherita:
(MP, cap. 117) Io sono esempio di salvezza. Più ancora, la salvezza stessa di tutte le creature.

























12 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 114) Devi sapere che l'uomo esteriore può avere un'attività, mentre l'uomo interiore permane del tutto libero ed insensibile.

























13 Vedi Eckhart:
(E8, num. 284) Il motivo è innanzitutto che l'essere per sua natura è il primo e l'ultimo, il principio e la fine, non mai il medio; anzi, esso è la mediazione stessa, mediante la quale soltanto sono, sono intimamente, sono amate e ricercate tutte le cose.





















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