1
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 18) Sta nella natura dell'amore che esso sgorghi e fluisca da due che sono Uno. Uno in quanto Uno non può produrre amore, e neppure due in quanto due. Ma due in quanto Uno produce necessariamente l'amore impetuoso ed ardente, secondo la sua natura.
2
Vedi Margherita:
(MP, cap. 113) Lui è colui che è da sé: amante, amato, amore.
3
Vedi Eckhart:
(E5, num. 484) Si potrebbe dire che il demonio "è menzognero, e suo padre", ovvero del demonio che mente, è la volontà propria con cui pecca, l'amore di se stesso, l'amore del bene personale: questa è la radice di ogni male, "l'albero cattivo che dà frutti cattivi" (Mt 7,17).
4
Vedi Eckhart:
(E4, num. 264) Il questo e il quello, infatti, è la creatura, è il proprio, è la menzogna.
5
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 62) V'è nell'anima qualcosa in cui Dio è nella sua nudità [...] Io dico che Dio, continuamente ed eternamente, è stato presente in questo qualcosa, e che in esso l'uomo è uno con Dio. Non v'è qui affatto bisogno di grazia, perché la grazia è creata, e niente di creato interviene qui.
Vedi Eckhart:
(E5, num. 117) Poco infatti sarebbe per me il "Verbo fatto carne" per l'uomo in Cristo, persona da me distinta, se non fosse fatto carne anche in me personalmente, in modo che anche io sia figlio di Dio.
6
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 165) Il Padre genera incessantemente il Figlio, ed io dico ancora: egli mi genera come suo Figlio e lo stesso Figlio. Dico di più: mi genera non solo in quanto suo Figlio, ma in quanto lui stesso, e lui in quanto me, e me in quanto suo essere e sua natura.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 202) Dio si affretta per essere nostro proprio bene come è suo proprio bene. In questa pienezza, Dio ha gioia e delizia. L'uomo è allora nella conoscenza di Dio e nell'amore di Dio, e non diventa altro che ciò che Dio stesso è.
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