1 Vedi Margherita:
(MP, cap. 11) Il mio Dio è soltanto colui di cui nulla si può dire.

























2 Vedi Eckhart:
(V1 a pag. 168) C'è nell'anima qualcosa in cui Dio vive; c'è un qualcosa nell'anima in cui l'anima vive in Dio. Ma quando l'anima si volge verso le cose esteriori, essa muore, e anche Dio muore per l'anima.

























3 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 225) Fine ultima dell'essere è la tenebra, o non-conoscenza della Divinità nascosta, che spande la luce, ma le tenebre non l'hanno compresa.

























4 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 148) Quando, invece, l'uomo conosce la ragione della cosa, subito se ne stanca, e cerca qualcos'altro da provare, e vive perciò sempre in tormentato desiderio di conoscere.

























5 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 196) Sant'Agostino dice (Conf. X 41 e 66): è la avidità dell'anima che fa sì che essa voglia prendere e possedere molte cose; in tal modo essa cerca di impadronirsi della temporalità, della corporeità e della molteplicità; con ciò, essa perde proprio quello che possiede. Infatti, finché v'è in te più e più ancora, Dio non può né abitare né operare in te.

























6 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 128) Quando lo spirito riceve questa potenza nel Figlio e grazie al Figlio, progredisce potentemente, in guisa tale da divenire simile e potente in ogni virtù, ed in ogni perfetta purezza, così che né amore né dolore, né tutto ciò che Dio ha creato nel tempo, è capace di turbare l'uomo, ed egli vi dimora potentemente come una forza divina, nei confronti della quale tutte le cose sono piccole e impotenti.

























7 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 218) Tu devi essere interiorizzato da te stesso, in te stesso, per essere in te. Non è che dobbiamo prendere qualcosa da ciò che è al di sopra di noi; dobbiamo piuttosto prenderla in noi, da noi stessi in noi stessi.





















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