1
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 95) Occorre che l'uomo abbracci un buon modo di vita e si attenga a quello; vi introduca tutti i buoni modi di vita, consideri che lo ha ricevuto da Dio, e non cominci oggi una cosa e domani un'altra.
2
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 61) Quando pensiamo che si debbano fuggire certe cose e ricercarne altre, certi luoghi o certe persone, certi modi d'essere o certe opere, ciò non avviene perché tali cose o tali modi ci ostacolino, ma perché noi stessi ci ostacoliamo nelle cose, non comportandoci in esse come si deve.
3
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 182) Chi conosce Dio, sa che tutte le creature sono nulla.
4
Vedi Eckhart:
(E8, num. 34) È chiaro che tutto il creato di per se stesso è nulla.
5
Vedi Eckhart:
(E8, num. 40) Infatti, in generale, le parti medesime di una qualsiasi totalità non le conferiscono l'essere ma, al contrario, ricevono l'essere dalla, tramite e nella totalità. Dunque, in quanto tali, non hanno affatto essere al di fuori della totalità, se non nominalmente - ma falsamente.
6
Vedi Eckhart:
(V1 a pag. 164) L'uomo giusto, in tutto quel che fa, agisce "senza perché", nello stesso modo in cui Dio agisce "senza perché" e non ha un "perché". Dio e il giusto hanno la stessa maniera di agire: "senza perché". Come la vita vive per se stessa e non cerca il perché vive, così, "senza perché", il giusto compie quello che compie.
7
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 126) Altrettanto dico io dell'uomo che si è annientato in se stesso, in Dio e in tutte le creature: quest'uomo ha preso il posto più basso, ed in tale uomo Dio deve effondersi completamente, altrimenti non è Dio. Lo dico nell'eterna e sempre perdurante verità: Dio deve effondersi completamente, in ogni uomo che sia distaccato da se stesso fino in fondo, secondo tutto il suo potere, in modo tale da non mantenere niente per sé, né nella sua vita, né nel suo essere, né nella sua natura, e neppure nella sua piena divinità: tutto questo Dio deve effonderlo in modo fecondo nell'uomo che si è abbandonato a Dio e che ha preso il posto più basso.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 199) A chi non cerca e non desidera che Dio, Dio scopre e dona tutto quello che ha nascosto nel suo cuore divino, perché egli lo possegga in proprietà come Dio lo possiede, né più né meno - nella misura in cui cerca Dio soltanto -.
8
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 232) Essere questo o quello non significa essere tutto, giacché, in quanto sono questo o quello, o in quanto possiedo questo o quello, in tanto io non sono tutto e non possiedo tutto; ma se tu togli il tuo esser questo o quello, o il tuo possedere questo o quello, tu sei tutto e tutto possiedi. Nello stesso modo, se non sei qui o là, sei dappertutto. Così dunque, se non sei questo né quello, sei tutto.
9
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 184) Nessuno deve credere che sia difficile giungere a questo punto, per quanto suoni difficile e difficile sia all'inizio e nel distaccarsi e morire a tutte le cose. Ma quando si è un po' pratici, allora non v'è vita più facile, piacevole ed amabile.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 201) Nostro Signore dice: Nessuno comprende la mia parola e il mio insegnamento, a meno di avere rinunciato a se stesso. Infatti, chi deve ascoltare la parola di Dio, deve essere completamente distaccato.
10
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 126) Quando l'anima si libera così da tutti gli ostacoli, ovvero dall'attacamento a se stessi e dall'ignoranza, il suo splendore è così bello [...] che niente può avere altrettanto splendore, se non il solo Dio increato.
11
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 183) Io sono certo, come son certo di vivere e che Dio vive, che l'anima deve conoscere Dio al di sopra del tempo e dello spazio, se davvero deve conoscerlo.
12
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 100) Vuoi sapere chi è un uomo veramente povero? È veramente povero in ispirito l'uomo che può rinunciare a ciò che non è indispensabile.
13
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 202) Se io amassi [ogni creatura] davvero quanto me stesso, ciò che le accadesse - gioia o dolore, morte o vita - dovrebbe colpirmi nello stesso modo che se accadesse a me.
14
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 142) Dio è un abitare nella purezza della propria essenza, nella quale non vi sono attributi. Tutto ciò che è contingente deve essere abbandonato. Egli è un puro dimorare in se stesso, in cui non v'è né questo né quello, giacché ciò che è in Dio è Dio.
15
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 68) L'uomo non può in questa vita stare senza attività di vario genere, egli deve apprendere a possedere Dio in tutte le cose ed a permanere senza ostacoli in ogni opera ed in ogni luogo.
16
Vedi Margherita:
(MP, cap. 4) Carità non chiede ricompensa a nessuno, qualsiasi bene o piacere faccia.
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