1 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 142) Se possiedo lo saggezza, non la sono io stesso; posso ottenerla, posso perderla, mentre ciò che è in Dio è Dio, e non può sfuggirgli.

























2 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 54) Quando l'anima riconosce di conoscere Dio, allora acquisisce nello stesso tempo la conoscenza di Dio e di se stessa.

























3 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 65) L'uomo non si deve accontentare di un Dio pensato, perché così quando il pensiero ci abbandona, ci abbandona anche Dio. Si deve invece possedere Dio nella sua essenza, molto al di sopra del pensiero dell'uomo e di ogni creatura. Un tale Dio non ci abbandona mai.

























4 Vedi Eckhart:
(E8, num. 162) L'essere non conosce passato né futuro, bensì soltanto il presente, l'ente presente e in atto. Dunque non è nel tempo, ma fuori del tempo.
Vedi Eckhart:
(E6, num. 23) Ragione di ciò è anche il fatto che il passato e il futuro non hanno luogo nell'essere e non rilucono in esso.

























5 Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 146) Sappi che se cerchi in qualche modo il tuo bene proprio, non troverai mai Dio, perché non cerchi soltanto lui. Se cerchi qualcosa insieme a Dio, è proprio come se tu facessi di Dio una candela con la quale si cerca qualcosa, e quando si trova la cosa che si cerca, si getta via la candela. Così tu agisci: quello che cerchi nello stesso tempo che Dio, è nulla, qualsiasi cosa sia, vantaggio, o ricompensa, o interiorità, o che altro sia: tu cerchi il nulla, e perciò anche trovi il nulla. Che tu trovi il nulla, dipende solo da questo: che tu cerchi il nulla.





















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