1 Vedi Margherita:
(MP, cap. 32) Ma è meglio dirne poco che niente; quindi vi dico che è meglio sentire quel che se ne dice, piuttosto che non sentirne niente!

























2 Vedi Margherita:
(MP, cap. 93) Tale pace non si lascia immaginare né dire né scrivere, tanto l'Anima in questo amore è senza opere di corpo, di cuore e di spirito.

























3 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 232) Essere questo o quello non significa essere tutto, giacché, in quanto sono questo o quello, o in quanto possiedo questo o quello, in tanto io non sono tutto e non possiedo tutto; ma se tu togli il tuo esser questo o quello, o il tuo possedere questo o quello, tu sei tutto e tutto possiedi. Nello stesso modo, se non sei qui o là, sei dappertutto.

























4 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 182) Niente ostacola l'anima nella conoscenza di Dio tanto quanto il tempo e lo spazio. Tempo e spazio sono parti, ma Dio è uno. Se dunque l'anima deve conoscere Dio, deve conoscerlo al di sopra dello spazio e del tempo, perché Dio non è questo né quello, come le molteplici cose terrene: Dio è uno.

























5 Vedi Margherita:
(MP, cap. 113) E noi siamo niente perché nulla abbiamo da noi.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 146) Tutte le creature sono un puro nulla. Io non dico che esse siano minime o qualcosa: esse sono un puro nulla. Ciò che non ha essere, è nulla.

























6 Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 81) Dio si forma, dove tutte le creature esprimono Dio: là si forma "Dio". Quando io ero ancora nel fondo, nel terreno, nella corrente e nella fonte della divinità, nessuno mi chiedeva dove volessi andare o cosa facessi: là non v'era nessuno che mi potesse interrogare [...] Quando pervengo nel fondo, nel terreno, nella corrente e nella fonte della divinità, nessuno mi chiede da dove venga o dove sia stato. Nessuno là ha sentito la mia mancanza, e là "Dio" si dissolve.





















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