1
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 71) Se volessi avere tanta volontà quanta il mondo intero ne ha, e se tale desiderio fosse abbastanza grande e totale, davvero io avrei questa volontà, perché io ho ciò che voglio avere.
2
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 42) L'Uno è una negazione della negazione. Tutte le creature portano in sé una negazione: l'una nega di essere l'altra. Un angelo nega di essere un altro. Dio invece ha una negazione della negazione; egli è Uno, e nega tutto il resto, perché niente è al di fuori di Dio.
3
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 232) Essere questo o quello non significa essere tutto, giacché, in quanto sono questo o quello, o in quanto possiedo questo o quello, in tanto io non sono tutto e non possiedo tutto; ma se tu togli il tuo esser questo o quello, o il tuo possedere questo o quello, tu sei tutto e tutto possiedi. Nello stesso modo, se non sei qui o là, sei dappertutto. Così dunque, se non sei questo né quello, sei tutto.
4
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 61 segg.) Devi cominciare da te stesso ed abbandonare te stesso. In verità, se non fuggi prima da te stesso, dovunque tu fugga troverai ostacoli ed inquietudine. Chi cerca la pace nelle cose esteriori, luoghi o modi, gente o opere, paese lontano o povertà o umiltà - qualsiasi cosa ciò sia, per quanto grande -, ciò non è niente e non dà pace. Chi cerca così cerca male: più si allontana e meno trova ciò che cerca; come chi ha perduto la strada, più si allontana e più si fuorvia. Allora come bisogna fare? Bisogna prima di tutto abbandonare se stessi: così si abbandonano tutte le cose. In verità, se un uomo abbandonasse un regno o il mondo intero e mantenesse se stesso, non avrebbe abbandonato proprio niente.
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 91) Una volta, non molto tempo fa, venne da me un uomo, e mi disse che aveva dato via grosse cose in averi, in possedimenti, allo scopo di salvare l'anima. Allora io pensai: quanto poco, e che cose insignificanti tu hai lasciato! È una cecità e una stoltezza, finché tu presti una qualche attenzione a quel che hai lasciato. Ma se ti sei distaccato da te stesso, tu sei davvero distaccato.
5
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 179) Il mio essere dipende dal fatto che Dio è a me vicino e presente. Lo è anche ad una pietra o al legno, ma essi non lo sanno. Se il legno sapesse di Dio, e conoscesse quanto egli è vicino, così come lo sa il più alto degli angeli, il legno sarebbe altrettanto beato quanto l'angelo più alto. Perciò l'uomo è più beato di una pietra o del legno perché egli conosce Dio e sa quanto Dio gli è vicino. Ed è beato quanto più conosce ciò, e quanto meno lo conosce, tanto meno è beato.
Vedi Eckhart:
(E2 a pag. 204) Tutte le cose sono uguali in Dio, e sono Dio stesso.
6
Vedi Eckhart:
(E1 a pag. 100) Io dico, come ho già detto spesso: dove l'anima ha il suo essere naturale, creato, non v'è verità.
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