La vita

Della vita di Margherita Porete, meravigliosa autrice dello Specchio delle anime semplici, (opera in forma di dialogo tra Amore e Ragione) sappiamo poco o nulla. Nasce intorno al 1250-1260, più o meno dalle parti dell'attuale Belgio. Dal tenore del testo si capisce che si tratta di una donna colta, e pare che abbia anche tradotto la Bibbia in volgare. Probabilmente era una beghina e confrontando lo Specchio con alcuni sermoni di Eckhart non ci si può stupire del fatto che il maestro tedesco venga accusato proprio per aver insegnato una dottrina simile. Il processo per eresia contro Margherita, iniziato a Parigi nel 1308, ha esito scontato: viene uccisa, bruciata insieme al suo libro, il 1º giugno del 1310. Il suo processo fu contemporaneo a quello intentato nei confronti dei Templari e, come quello, condotto dal Grande Inquisitore di Francia, fra Guglielmo Humbert da Parigi. Tale sinistro figuro era domenicano come Eckhart ma, a differenza di quest'ultimo, era illuminato solo dalle fiamme dei suoi roghi... Ne parliamo solo perché Eckhart andrà a Parigi nel 1311, pochi mesi dopo il rogo di Margherita, e sarà ospitato nello stesso convento dell'assassino. Non è da escludere che durante il precedente soggiorno parigino (nel 1302) il maestro tedesco sia venuto a conoscenza del libro di Margherita con il quale (come purtroppo non si vedrà!) ha notevoli consonanze.

Il pensiero

In quello che Amore consiglia all'Anima, tra lo stupore e la costernazione di Ragione, si legge un meraviglioso messaggio di salvezza assolutamente contrario a quello che la chiesa insegna. Sia nel modo (vedi ad esempio i capitoli 6 "prendo per sempre congedo dalle Virtù" e 81 "a quest'Anima [...] non importa nulla, né di se stessa, né del prossimo, neppure di Dio") che nel fine ("la verità del credere consiste nell'essere quel che si crede", cap.100; "tutto per lei è una cosa sola", cap. 135) il messaggio di Margherita ci insegna che Dio non è Altro, ma è il Vero da scoprire dentro noi stessi.

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