Richard Wagner
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I Leitmotive

Come già detto, i Leitmotive sono motivi conduttori che, più che personaggi od oggetti, caratterizzano momenti e situazioni psicologiche, riuscendo a dare all'opera nel contempo una unità ed una varietà di significati quale mai si era vista prima. Unità e varietà: il motivo ritorna in concomitanza all'apparizione, al riferimento o all'evocazione (anche inconscia) di un personaggio o di un oggetto, ma non è uguale ogni volta: viene trasformato, a volte stravolto, in relazione al momento in cui compare. Qui di seguito qualche esempio.

(Qui la lista completa dei Leitmotive)
(Come sempre i brani musicali sono tratti dall'edizione del Ring diretta da Georg Solti, Decca)

Il Canto delle figlie del Reno
All'inizio dell'azione le figlie del Reno danzano e cantano felici quando all'alba il sole fa risplendere l'Oro del Reno
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. Ma sappiamo che l'Oro verrà rubato da Alberich, e quando Loge riferirà del furto agli dei, lo stesso canto viene accompagnato da un'orchestra inquieta
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. Alla fine dell'Oro del Reno, mentre gli dei si avviano verso il Walhalla, le figlie del Reno cantano la loro tristezza
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per l'Oro che più non risplende nelle profondità del fiume.

La Rinuncia (all'amore)
Bellissimo tema che, enunciato pacatamente da Woglinde
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viene stravolto da Alberich quando maledice l'amore
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. Dopo il furto dell'oro assume delle tinte cupe nell'accompagnamento dei violoncelli e nelle armonie degli ottoni
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e viene poi declamato con cattiveria da Alberich quando afferma che come lui stesso ha rinunciato all'amore, tutti dovranno poi rinunciarvi
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quando lui prenderà il potere sul mondo grazie all'Anello.
Lo stesso tema assume poi, al corno inglese, un aspetto struggente al momento dell'addio di Wotan a Brunilde
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.
Ora invece lo cito come esempio del fatto che voler etichettare un tema di Wagner con un nome che si riferisce al suo primo utilizzo può essere errato, ed è il motivo per cui ho messo le parentesi: quando Brunilde rifiuta di cedere l'Anello rifiuta proprio per amore
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L'Anello
Tema che subirà molte trasformazioni; inizialmente sereno, ancora le Figlie del Reno non sospettano che qualcuno potrà maledire l'amore per forgiare un Anello di potere
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, diventa subito oscuro quando Alberich si appropria dell'Oro del Reno appunto maledicendo l'amore per farne l'Anello
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.
Qui Loge racconta a Wotan, agli altri dei e ai giganti come, usando una magia possibile solo a chi abbia rinunciato all'amore, Alberich abbia forgiato l'Anello
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. In questo brano si sente anche l'arte wagneriana della fusione di temi: l'Anello è seguito dalla Rinuncia all'amore, il tutto naturalmente in sintonia con quanto si sta raccontando.
Il preludio al Sigfrido è una pagina 'psicologica', uno scorcio nella mente di Mime, fratello di Alberich. Mime continuamente pensa alla spada che non riesce a fondere e al perduto tesoro, in particolare all'Anello. Ecco come il tema si 'attorciglia' su se stesso, in musica come pure nella mente di Mime
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, fino a esplodere: Come ottengo l'Anello
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?

Il Walhalla
Questo tema (il cui inizio è costruito con gli stessi intervalli dell'inizio del tema dell'Anello), solenne e sereno quando, alla fine dell'Oro del Reno, gli dei salgono
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, si trasforma quasi in incubo
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quando Wotan, ormai del tutto convinto che la fine degli dei si stia inesorabilmente avvicinando, racconta a Brunilde di come Alberich trami per ottenere il potere.
Lo stesso Alberich ne è convinto: "Wotan (nel Walhalla) siede nel terrore attendendo la fine. Più non lo temo, dovrà cadere, con tutti!"
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La gioventù eterna
Gli dei godono di eterna salute e giovinezza grazie alle mele d'oro coltivate da Freia
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, e come questa viene presa in ostaggio gli dei iniziano ad avvizzire
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; Loge ne è consapevole, perché colei che le cura non c'è più
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. E qui quando Waltraute, sorella di Brunilde, le racconta che Wotan non tocca più le mele di Freia il tema quasi si dissolve
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.

Sigfrido
Bel tema eroico, che assume diversi aspetti: qui cantato con foga da Brunilde
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, quando richiede al padre Wotan che solo un eroe la possa liberare dal sonno cui è stata condannata dallo stesso Wotan; tema che diventa solenne quando questi accetta di proteggerla con un fuoco che solo un eroe potrà superare
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; un eroe che sarà più libero di quanto egli stesso, dio, lo sia.
Sigfrido stesso, quando dichiara di essere stato lui a svegliare Brunilde, interpreta il proprio tema glorificandosi con bella variazione
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.
E qui ancora Brunilde, quando ordina la pira su cui l'eroe, insieme a lei, verrà consumato dal fuoco
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Il Sonno
Tema dapprima agitato, come agitato è il cuore di Brunilde mentre tenta di convincere il padre a non lasciarla indifesa nel sonno
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. Quando Wotan acconsente a proteggerla con una muraglia di fuoco, prima dell'ultimo addio la guarda negli occhi e il tema si addolcisce
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.
Qui invece viene stravolto quando Mime cerca di instillare in Sigfrido la paura
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. Qui l'orchestra vuol farci capire che Sigfrido conoscerà sì la paura con qualcosa che ha a che fare col sonno: il sonno della dormiente Brunilde. Ma sarà una paura superata dolcemente
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, attraverso l'amore che, inizialmente, farà tremare Sigfrido che si chiederà se è questa la paura.
Infine quando Sigfrido, recuperata la memoria, si ricorda di come ha svegliato ed amato Brunilde, il tema diventa agitato, quasi presagendo l'incombente tragedia
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.

La Cavalcata delle Valchirie
Anche questo formidabile tema
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viene in mille modi trasformato. Eccolo qui quando Brunilde, a malincuore convinta dal padre a far morire Sigmund, raccoglie mesta le armi
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. E qui invece, di furia, quando le sorelle di Brunilde, inutilmente tentando di difendere la sorella, vengono scacciate da un Wotan furente
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.
Qui è quasi dolce, quando Brunilde cerca di dire a Wotan di aver obbedito al suo (iniziale) comando di difendere, non di far morire!, Sigmund
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. Infine Wotan le concede l'onore di proteggerle il sonno, e qui vediamo ancora il tratto dell'arte wagneriana della fusione dei temi: infatti la cavalcata, qui intesa ad onorare lo spirito di Brunilde, è fusa col tema del sonno cui è condannata
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.
E ancora, Brunilde risvegliata da Sigfrido vede qui il suo destriero, e le risuona nella mente il tema
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. Quando infine si lascia trasportare dall'amore per Sigfrido, ecco che il tema si fonde con quello dell'eroe
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.
Come ultimo esempio ecco come Brunilde ode l'avvicinarsi della sorella Waltraute
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, arrivata alla rupe per pregarla di restituire l'Anello alle Figlie del Reno; cosa che, come abbiamo visto, Brunilde si rifiuta di fare.

Il Corno di Sigfrido
Curiosamente la prima apparizione del tema del corno è affidata ai violini... Non lo riproduco qui, invece ascoltiamo Sigfrido che, in attesa dello scontro con col drago, suona il corno
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. Il tema viene spezzato quando la Fune del Destino si spezza in mano alle Norne
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, stessa cosa che capiterà al tema quando Gutrune avrà una fosca premonizione e le parrà di udire il corno. Ma Sigfrido è già morto... (vedi qui sotto).
Qui invece Sigfrido sul Reno si avvicina alla reggia dei Gibicunghi, nella quale si dipanerà il dramma. Sulle note del corno
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, la quinta diminuita ai violoncelli è la 'firma' di Hagen, il figlio di Alberich cui spetta il compito di portare Sigfrido alla rovina.

Gutrune
Gutrune non è un personaggio malvagio, ma debole: qui dà il benvenuto a Sigfrido
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ma poco dopo, manipolata da Hagen, offre a Sigfrido una pozione che gli farà dimenticare Brunilde, e qui il tema
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assume tinte fosche.
Dopo l'uccisione di Sigfrido Gutrune, ancora ignara, vaga inquieta come si nota dall'armonizzazione del tema
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che, come detto poco fa, è seguito dal corno spezzato mentre lei si chiede: "Era questo il suo corno?".

La Giustificazione di Brunilde
Quando Brunilde rimane sola col padre Wotan, in attesa della punizione, si ode per la prima volta il tema della Giustificazione, in minore:
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. Ma poco dopo il tema volge in maggiore, come a esprimere una gioia, quasi un orgoglio nell'aver disubbidito per amore, convinta di fare la volontà 'vera' di Wotan
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.
E ora sentiamo come Wagner abbia voluto utilizzare lo stesso tema, nella stessa tonalità (MI maggiore, invece dell'impianto in SI maggiore) in un'altra opera, il Tristano e Isolda quando, alla fine, Isolda canta la gioia del 'dissolversi', del morire per amore
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Per finire
Non riesco a non far sentire gli ultimi minuti de La Valchiria, quando Wotan, protetta l'amata Brunilde con una muraglia di fuoco, afferma che nessuno che tema la sua lancia mai potrà superare quel fuoco. E lo afferma sul tema di Sigfrido, che appunto quella lancia spezzerà. Nel finale di questo capolavoro si intrecciano i temi del Fuoco, del Sonno, di Sigfrido, dell'Ultimo Addio e dell'Enigma del Destino in un brano sinfonico che non può lasciare indifferente alcuno che sia anche solo minimamente sensibile al bello
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.

Conclusione

Con questi pochi esempi ho cercato di illustrare l'arte di Wagner nel trattare i Leitmotive. Il sentire come ciascuno di questi temi viene interpretato a seconda della situazione serva a giustificare il fatto che nella seguente lista dei Leitmotive non ho fatto esempi musicali: non ha senso sentire la prima, o qualunque altra, apparizione di un tema. Non si scappa: Wagner te lo ascolti tutto. O niente...
Mi auguro che qualcuno si armi della necessaria pazienza per affrontare in prima persona questo difficile, ma grande, compositore.

I Leitmotive del ciclo li ho individuati con il già citato Wagner Nights di Ernest Newman, Castelvecchi editore 2013 e con le note di Raffaele Mellace dal programma di sala della Scala di Milano (stagioni 2010-2013).
I numeri di riferimento sono quelli di Newman; quando seguiti da asterisco sono quasi totalmente tratti da Mellace.
La lista è in ordine cronologico di apparizione dei temi.

Alla lista dei Leitmotive
Io userò indifferentemente i termini Leitmotive, motivi, temi
Ho messo le parentesi perché in almeno in un punto dell'opera (La Valchiria, atto I, scena 3) non riesco proprio a convincermi che Sigmund stia in quel momento rinunciando all'amore. Forse inconsciamente -morirà, e perderà sì Sieglinde-, ma in questo caso mi sarei aspettato il tema da qualche parte nell'orchestra, non cantato da lui a piena voce...
Ma anche quando Brunilde si rifiuta di cedere l'anello (nel Crepuscolo degli dei, atto I, scena 3) non lo fa perché rinuncia all'amore, tutt'altro: proprio perché non vuole rinunciare all'amore (di Sigfrido) vuole conservarne il pegno, l'Anello, appunto.